tannoylogo.gif (23366 byte)

Tanno3.jpg (7919 byte)
(cliccare sulle parole blu per vedere e scaricare gli allegati)
Quando la mia attività di costruire diffusori acustici, da hobbistica è diventata professionale, ho preferito utilizzare, come trasduttore, un componente che mi garantisse, le migliori prestazioni con il vantaggio di sollevarmi dal dover risolvere i problemi relativi al numero delle vie ed al relativo crossover. Mi riferisco all'altoparlante Tannoy che com'è noto è coassiale bifonico (cioè a due vie) e viene (o veniva) fornito con il suo crossover dedicato. In particolare ho utilizzato la serie HPB, allora  prodotta, nelle versioni da 10 ,12, 15 pollici. Li ho impiegati tutti e tre dapprima  realizzando i progetti originali della Tannoy, ma ben presto apportando alcune varianti ed arrivando infine ad una completa autonomia di progettazione. Chi volesse saperne di più sugli altoparlanti Tannoy può consultare uno dei tanti siti che gli sono dedicati.
tannoypatent.gif (19619 byte) Con questi altoparlanti ho realizzato, 20 anni fa, parecchi diffusori la maggior parte dei quali tuttora funzionanti e gelosamente custoditi dai loro attuali proprietari. Si è solo reso necessario sostituire la sospensione in foam che si era degradata; a qualcuno ho anche sostituito la bobina del woofer che, per un uso improprio (smodato) risultava danneggiata. Il Tannoy ha una bellissima bobina da 2 pollici a quattro strati ed a corsa lunga, tipicamente ricoperta da smalto rosso. Però alla lunga oltre ai pregi, che ho apprezzato da subito, si sono resi palesi anche alcuni difetti (beninteso a mio parere); in particolare per i due modelli maggiori problemi di transizione fra il woofer ed il tweeter, inoltre per tutti i modelli una eccessiva direttività sulle frequenze medio alte. Questi problemi credo fossero presenti anche in casa Tannoy se, per ovviarvi almeno in parte, nel '70 era stato messo in produzione (ma in seguito ritirato) un modello, visibile nel disegno a sinistra, dotato di lente acustica, per allargare l'angolo di dispersione. Per queste ragioni il modello che ho utilizzato di più e nel seguito in esclusiva, è stato l'HPD 295, da 10"
Fra i tipi di diffusori da me realizzati con l'HPD 295 ne voglio ricordare due (che mi limiterò a descrivere) per la ragione che dirò dopo. L'uno era realizzato in forma di sfera perfetta, con un volume interno di circa 35 litri e l'altro in forma di mobile subcilindrico. Con questi due diffusori mi sono reso conto di come queste forme contribuissero a migliorare la dispersione. Ricordo che mi meravigliavo del fatto che le frequenze medio alte fossero perfettamente udibili anche stando alle spalle del diffusore. Era evidente che la forma sferica o circolare consentiva alla onde sonore di propagarsi senza subire fenomeni di diffrazione o riflessione, come avviene invece con i diffusori di forma parallelepipeda ed a spigoli vivi. A quel tempo il mio riferimento era il diffusore Ohm che aveva una dispersione perfettamente (forse eccessivamente) circolare; volli realizzare qualcosa del genere con l'altoparlante Tannoy. La soluzione  è visibile nel disegno a destra. Desideravo però che il fronte anteriore prevalesse su quello posteriore ed a questo scopo inclinai l'altoparlante verso l'avanti (come si vede) di 10°, ritenni inoltre che, trattandosi di un diffusore floor standing con un driver da 10" posizionato in alto (il Tannoy), occorresse un aiuto per le frequenze basse. La soluzione fu quella quella di montare in basso un altro driver da 10".  Il tutto funzionava in reflex smorzato cioè con il cabinet completamente riempito di materiale assorbente (la mia ossessione è sempre stata che dai condotti del reflex uscissero le frequenze medie dopo essere state sbatacchiate fra le pareti interne). Non vi dirò come funziona (perché funziona tuttora) questo diffusore, riferirò solo il fatto che l'amico per il quale lo realizzai, che è musicista, si è in seguito trasferito a Londra, ove ora vive, e si è portato dall'Italia oltre alla moglie (dalla quale poi si è separato) solo questi diffusori.  Per chi volesse realizzare questo diffusore, oltre all 'aspetto costruttivo, che non presenta eccessive difficoltà, vi sono due grossi problemi da risolvere.     tannoysezsmall.gif (9877 byte) ... cliccare per ingrandire
tannoy.jpg (128019 byte) Il primo è reperire una coppia di HPD 295. Io ho perso i contatti con la Tannoy e non so se sono tuttora prodotti e disponibili per l'autocostruttore. Erano montati sulle casse Tannoy Arden. Trovati i 295, magari di seconda mano e da riparare (mandatemeli) il secondo problema è quello della sfera tronca   che funge da riflettore. Era stato un problema anche per  me e non avevo trovato di meglio che utilizzare un manufatto di cemento di forma più ogivale che sferica, come si vede nella foto a sinistra tratta dal numero di Ottobre '81 di Suono Stereo.Questa sfera tronca deve avere un diametro compreso fra i 35 ed i 44 cm (dimensioni massime della cassa). Da escludere la gomma e tutti i materiali morbidi che potrebbero assorbire parte delle frequenze alte. Va bene il PVC e le plastiche in genere purché di adeguato spessore. Se la sfera è cava l'interno deve essere riempito di poliuretano o di altro materiale fonoassorbente.

In funzione del diametro della sfera che riuscirete a trovare adeguerete  il sostegno per la stessa. La distanza tra la sfera e l'altoparlante ha influenza sul diagramma di dispersione; suggerisco di praticare una serie di fori allineati sul sostegno per poter ricercare l'altezza giusta, anche in funzione della propria postazione di ascolto. Per il telaio che sostiene la copertura di tessuto trasparente potete trarre spunto da quello da me realizzato per il Labyrinth.

HPD385pair1.jpg (27333 byte) Lo spessore del legno (medium density) è di due centimetri per le pareti esterne e di un centimetro per quelle del condotto interno. Se volete potete ovviamente adottare uno spessore maggiore oppure irrobustire le pareti con listelli e tiranti. Il condotto reflex ha una sezione di 4 x 40 cm e potrebbe anche essere sostituito da uno o più tubi ripiegati con la stessa sezione complessiva e la stessa lunghezza. Il materiale assorbente deve riempire l'intero volume della cassa (non solo sulle pareti), tuttavia, per non smorzare troppo il reflex è necessario usare un materiale a bassa densità piuttosto che la tradizionale lana di vetro (vedi reflex contro reflex). In questo caso quindi si utilizzerà la fibra acrilica che si trova in commercio con questo nome presso i rivenditori di materassi. I cuscini anallergici sono riempiti con lo stesso materiale e possono rappresentare una fonte di approvvigionamento. Il condotto reflex deve essere lasciato vuoto. Infine uno materassino di poliuretano deve essere posto sotto il fondo della cassa, tenuto in posizione da listelli o da una grata, e separato dal woofer e dal condotto di almeno 2 cm. Il crossover principale è quello fornito con l'HPD 295, il sub SPH 255, che si collega in parallelo, ha in serie una induttanza da 10 mH (Monacor LSI 100 T) . Fatemi sapere. Sergio Canini.